la Cantina Michele Sartori
Ambizione, dedizione, progettualità, attesa e ricerca della qualità
Vignaiolo
Michele Sartori
Sono nato e cresciuto a Tenna, in una famiglia in cui il rapporto con la terra è sempre stato molto forte. I miei genitori da sempre coltivavano piccoli frutti, assieme ad una piccola produzione viticola propria. Nonostante la mia formazione fosse indirizzata verso ambiti scientifici, non ho mai interamente abbandonato l’idea di seguire la mia passione e intraprendere l’attività vitivinicola. Ha deciso di concretizzare questo desiderio nel 2015, ponendo così le basi per la creazione di una piccola Cantina che portasse il mio nome.
il mio Progetto
Il recupero della viticultura sul Colle di Tenna
Il Colle di Tenna, grazie alle specifiche condizioni climatiche e del sottosuolo, è un territorio storicamente vocato per coltivazione della vite. I primi vitigni di Chardonnay importati in Italia e destinati alla produzione di vino spumante sono stati coltivati qui, su questo colle, a partire da fine ‘800.
Fino ad oggi, tuttavia, quei terreni erano abbandonati all’avanzamento boschivo.
Il legame profondo che mi lega a questa terra, il desiderio di contribuire a valorizzarla e restituirgli dignità, la volontà di intraprendere un’arte nobile, il tentativo di produrre uve di qualità sono i valori che mi hanno convinto a credere in questo progetto.
La Riconversione
Frazionamento, avanzamento boschivo, pendenze elevate.
La riconversione di questi terreni, che prosegue tutt’oggi, presenta difficoltà significative; oltre alla sconfinata frammentazione fondiaria, un grande ostacolo è rappresentato dall’avanzamento delle aree boschive situate sui ripidi pendii affacciati sul Lago di Caldonazzo.
Il lavoro di bonifica, cominciato nel 2016, richiede grande abnegazione, dedizione e pazienza. Le pendenze impongono in molti casi di lavorare a mano, poiché l’accesso di mezzi meccanici è limitato, e ogni operazione deve essere compiuta in sicurezza e con lungimiranza.
La ristrutturazione dei caratteristici muri a secco è un’attività fondamentale nel processo di recupero dei terrazzamenti, sia per la loro funzione ecologica e paesaggistica, sia per la messa in sicurezza idrogeologica. Un lavoro durissimo ma appagante, se realizzato a regola d’arte.
Filosofia
La ricerca della qualità come valore fondante
La coltivazione della vite sul Colle di Tenna non ha solo un valore simbolico o nostalgico. Recuperare le caratteristiche intrinseche di terreni tanto vocati per la produzione di uve Chardonnay e Pinot Nero significa scommettere sulla qualità della materia prima, preferendola alla quantità; significa accettare produzioni di minor resa, ma con caratteristiche di maturazione del frutto pregiate; volumi inferiori, ma con selezione accurata del mosto; numeri contenuti di bottiglie ma con note organolettiche distintive e riconoscibili.
È questa la filosofia che mi ha condotto ad intraprendere un percorso tanto difficile quanto entusiasmante.